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Atti del convegno tenutosi in Vercelli il 24 novembre 2001
"Giovanni Antonio Ranza"
nel bicentenario della morte (1801-2001)
Vercelli - Gallo artigrafiche - 2002
mm. 176 x 250
Collezione Privata
La legatura è stata realizzata quale omaggio a Giovanni Antonio Ranza (1741-1801), un vercellese di singolare cultura: stampatore, scrittore, appassionato di storia, di archeologia e, soprattutto, coraggioso repubblicano in un tempo in cui a governare erano re ed imperatori. Un omaggio riservato, in particolare, all'attenzione che il Ranza ebbe per le illustri vestigia possedute dalla sua città, allorché l'ignoranza e il disamore dei suoi concittadini la ferivano con insensate distruzioni.
Ranza aveva compiuto il suo trentacinquesimo anno d'età, quando, da qualche giorno, si era iniziata la demolizione della basilica romanica di Santa Maria Maggiore, malgrado le sue anticipate ed accorate preghiere affinché ciò non avvenisse. Con caparbia volontà riuscì a salvare il portale della navata centrale e alcuni lacerti dell'ampia decorazione musiva. I piatti della legatura recano l'interpretazione di due motivi, desunti dai mosaici salvati: quello posteriore è una porzione di decorazione a cerchi intersecati; mentre quello anteriore rappresenta la sezione di un nodo gordiano, che era posto nel contesto di un duello medievale tra uomini d'arme.
A questo frammento si è voluto dare un possibile significato di lo- go per il Museo Leone di Vercelli, custode di questi mosaici e di ben altre memorie. Il nodo gordiano, o di Salomone, è un simbolo bimillenario e più che bimillenari sono i reperti del Museo. Il nodo di Salomone ha valenze apotropaiche, magiche, esoteriche e religiose: è una sintesi dello spirito profetico umano che indaga nel passato per individuare proiezioni future. All'interno del libro, quasi presenza di un'attività mai interrotta dal Ranza, ci sono due punzonature d'oro, una con le iniziali della sua Tipografia Patria, l'altra con quella della sua adesione politica alla Rivoluzione d'Oltralpe, che sembrano rimarcare, ancora una volta, dopo due secoli, illuministici ideali di libertà.
M. Guilla
Legatura da collezione.
Legatura in piena pelle "Oasis" color beige. Piatti ornati da intarsi costituiti da quadrati di pelle bianca (mm. 120 di lato) decorati da motivi geometrici realizzati con tecnica mista, acquerello e china; bordi marrone in pelle incorniciano le composizioni. Contropiatti in tela verde con al centro riprodotti in oro i marchi tipografici dell'officina del Ranza. Fogli di guardia in carta a mano fantasia. Capitelli bicolori cuciti a mano. Dorso liscio. Camicia in mezza pelle "Oasis" carta a mano con titolo al dorso. Custodia cartonata.
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